La verità scommette contro di noi, a volte; la vedi lì intenta al tavolo vestita come un baro a lanciare dadi contro un mendicante che si gioca il mantello. E si fa beffe di lui.
La bugia, invece, è dalla nostra parte, quasi sempre; la vedi lì armata di spada a difendere il mendicante dal ladro che cerca di rubargli il mantello.
Almeno così sembra, ai nostri tempi; perché chi dice bugie ha sempre la migliore, chi non ne dice ed è onesto paga sempre; perché sembra che l’ordine delle cose si sia sovvertito.
Mi chiedo se qualche genitore insegni ancora a proprio figlio l’Onestà.
Mi chiedo se ci sia ancora in giro qualche persona onesta, e se c’è vorrei tanto chiederle se tornerebbe indietro, se avendo a disposizione un’altra vita tutta nuova la intraprenderebbe da falsario lasciando da parte l’onestà. E temo che mi risponderebbe di sì, che la lascerebbe volentieri agli altri, quella virtù che non serve a niente…
Già, perché l’Onestà è qualcosa che impari fin dal primo giorno di vita, che ti si inculca nelle ossa, che fa parte del tuo DNA; e se ce l’hai non la perdi mai; e se non ce l’hai probabilmente non la imparerai mai.
Io ho sempre cercato di essere onesta, ma mi chiedo quanto paghi esserlo; e sono indecisa, se mi proponessero la possibilità di una nuova vita, se sceglierei di esserlo o no.
Probabilmente rifarei ancora la stessa cosa, perché dei miei valori sono ancora convinta; ma è una scelta che non dà possibilità di vivere una vita discreta.
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