• …è dire la verità anche quando sai che te la faranno pagare. Al rogo la strega. Senza processo. Che la verità metta in risalto le persone malvage e i loro orditi. Atto osceno in luogo pubblico è dire la verità. Lo è sempre, per chi la verità non l’accetta.

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  • Se io facessi del male, mi si ritorcerebbe contro. Quando faccio del bene, non mi torna mai indietro. Se gli altri fanno del male, non gli si ritorce contro. Se gli altri fanno del bene, gli torna indietro sempre.

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  • È il punto in cui mi perdo, l’orario in cui mi ritrovo assolata su una panchina sola. È il quadrante del giorno a forma di luna obliqua, mai piena. È l’insolvenza dell’addio, l’insolenza del presagio, l’indolenza in cui comunichi un mai più. Sono i miei occhi persi nel vuoto, e i tuoi occhi-sparviero. Mi dilapidano…

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  • Tornano a trovarmi dopo un anno, e non li riconosco: sono cambiati, grandi, dopo un anno di superiori. Si perdono: le cose, le persone, i momenti… Si perdono. Abbiamo perso ciò che un anno fa era ancora quotidianità.

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  • ‘Quanta carta butti per lo scrapbooking’ ‘Che sciocchezza questa di ritagliare cose ovunque perchè potrebbero servirti per il tuo diario’. No. Mi ribello. Non è una sciocchezza. Niente è una sciocchezza. ‘Ma non ha senso, le cose che fai non servono a niente; trovati un hobby che ti fa guadagnare, crea qualcosa che puoi vendere…’…

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